Oggi è il momento di unire tutte le forze per rendere la giornata dell'Oss non solo una ricorrenza ma un punto di partenza per il rinnovamento della figura e della Sanità pubblica e privata. Così Angelo Minghetti della Federazione nazionale Migep e Gennaro Sorrentino di Stati Generali in occasione della Giornata nazionale dell'operatore socio sanitario che dal 2015 si celebra ogni anno il 29 maggio. Slogan dell'iniziativa di quest’anno, dedicata alle centinaia di migliaia di Oss che garantiscono quotidianamente professionalità ed umanità assistenziale ai cittadini, è “Il vento del cambiamento verso professionalità, autonomia ed evoluzione”.
29 maggio giornata dell'Oss, tra nuove consapevolezze e sfide future
Cogliamo questa occasione per richiamare il governo e tutte le forze politiche a riconoscere la professionalità, l'autonomia e l'evoluzione dell'Oss, come abbiamo proclamato nello slogan
, spiegano gli organizzatori.
Affinché possa cambiare davvero il vento della sanità, occorre che la politica acquisisca innanzitutto consapevolezza della presenza imprescindibile e della dignità di questa professione. Secondariamente è necessario che la categoria fuoriesca dalla falsa speranza di vedere i propri diritti protetti da qualche altro professionista, abbandonando il trend del silenzio
, si legge nella lettera indirizzata al Consiglio dei Ministri, al Ministro della Salute, al sottosegretario di Stato alla Salute e al Direttore Generale delle Professioni.
In questa giornata di cambiamento chiediamo investimenti sulla formazione, l'autonomia, un proprio collegio (registro nazionale) nonché di partecipare ad ogni tavolo decisionale al fine di includere la continuità professionale dell'Oss nella pianificazione del sistema sanitario nazionale assistenziale
, ribadiscono illustrando le principali rivendicazioni tra le sfide che gli Oss si trovano di fronte.
Una di queste è progredire nell'evoluzione di questa figura rendendola autonoma. Ciò è possibile facendo semplicemente rispettare le leggi attuali che non hanno ancora trovato attuazione. Non possiamo aspettare altri 20 anni
, sottolineano.
Un cambiamento vero è forse la sfida più grande del nostro tempo. Non possiamo attendere che altri colleghi perdano la vita, come capitato durante la pandemia, senza vedersi riconosciute le possibilità di evoluzione che spettano loro