Magnesio

Scritto il 18/08/2025
da Chiara Sideri

Elemento chiave per l’equilibrio biochimico e fisiologico dell’organismo, il magnesio svolge un ruolo di cofattore in numerosi processi enzimatici, interviene nel metabolismo energetico, regola la contrazione muscolare e contribuisce al funzionamento del sistema nervoso e cardiovascolare. Nonostante sia presente in una vasta gamma di alimenti, condizioni fisiologiche, stili di vita e trattamenti farmacologici possono determinare carenze o aumentare il fabbisogno, rendendo necessaria un’integrazione mirata. In ambito clinico e assistenziale, una gestione corretta del magnesio implica conoscenze aggiornate sulle fonti alimentari, sui fabbisogni di riferimento, sulle modalità di somministrazione e sulle buone pratiche di monitoraggio.

Cos’è il magnesio e come interagisce con il corpo

Il magnesio è un minerale essenziale, presente in tutte le cellule dell’organismo, che partecipa a oltre 300 reazioni enzimatiche fondamentali per il metabolismo energetico, la trasmissione neuromuscolare, la contrazione muscolare e il mantenimento dell’equilibrio elettrolitico.

Nell’adulto in condizioni di salute normali, il contenuto corporeo medio è stimato tra 20 e 28 grammi ed è distribuito per circa il 50-60% a livello osseo, mentre la quota restante si localizza nei muscoli, nei tessuti molli e in minima parte nei fluidi extracellulari.

Dal punto di vista fisiologico, il magnesio svolge un ruolo di cofattore indispensabile per la sintesi di ATP, del DNA, dell’RNA e del glutanione e stabilizza l’attività di numerosi enzimi coinvolti nei cicli di fosforilazione. Una sua carenza può compromettere la funzione cardiaca, la regolazione del tono vascolare e il corretto funzionamento del sistema nervoso.

Gli alimenti più ricchi di magnesio

Uno dei modi migliori per assicurarsi un buon apporto di magnesio è attraverso l’alimentazione. Esso è presente in quasi tutti gli alimenti con forte prevalenza in quelli ricchi di fibre quali:

  • Verdure a foglia verde (bietole, carciofi, broccoli, cavoli, rucola, spinaci ecc)
  • Legumi (fagioli, ceci, lenticchie)
  • Frutta secca (soprattutto mandorle e noci)
  • Semi (in particolare quelli di zucca e girasole)
  • Cereali integrali
  • Frutta (in particolare banane)
  • Cacao e cioccolato fondente

È possibile trovare il magnesio anche in alimenti come carne, pesce e latticini in minore quantità. La lavorazione e la cottura però possono concorrere all’abbassamento dei livelli dell’elettrolita presenti nell’alimento: è infatti consigliato il consumo di verdura cruda o cotta a vapore.

Non tutto il magnesio assunto tramite dieta viene assorbito: in media il nostro organismo riesce ad utilizzarne solo il 30-40%. Alcuni fattori, come la presenza di fitati o ossalati (contenuti in certi alimenti vegetali) o un eccesso di calcio, possono interferire con l’assimilazione intestinale.

Fabbisogno giornaliero di magnesio

Il fabbisogno di magnesio cambia in base all’età, al sesso e a specifiche condizioni fisiologiche. In linea generale:

CategoriaEtàMagnesio in mg
Lattanti6-12 mesi80
Bambini-Adolescenti1-3 anni80
4-6 anni100
7-10 anni150
Maschi11-14 anni240
15-17 anni240
Femmine11-14 anni240
15-17 anni240
Adulti Maschi18-29 anni240
30-59 anni240
60-74 anni240
≥75 anni240
Adulti Femmine18-29 anni240
30-59 anni240
60-74 anni240
≥75 anni240
Gravidanza240
Allattamento240

Società Italiana di Nutrizione Umana-SINU, 2014 (LARN – Livelli di assunzione di riferimento per la popolazione italiana)

Carenza di magnesio: come riconoscerla

La carenza di magnesio è, tendenzialmente, asintomatica ma può provocare diversi sintomi, tra cui:

I soggetti più a rischio sono coloro che assumono farmaci antidiuretici, antibiotici o pillola contraccettiva o che soffrono di:

Un altro fattore che porta ad una carenza di magnesio è l’eccessiva perdita di sudore associata a pratica sportiva intensa o forti ondate di calore.

In generale, in presenza di carenze, è necessario rivolgersi al proprio Medico di Medicina Generale per la prescrizione di esami utili a valutare le cause della carenza al fine di impostare una terapia integrativa adeguata.

Quando è possibile integrare il magnesio

Il magnesio viene integrato dalle persone che praticano attività sportiva, soprattutto nei mesi più caldi, causa sudorazione più abbondante della norma. Grazie all’integrazione dell’elettrolita è possibile mantenere la corretta concentrazione di magnesio intra ed extra cellulare senza causare una vera e propria carenza.

L’integrazione va effettuata dopo l’allenamento e andrebbe associata a quella di sodio e potassio per una reidratazione ottimale.

Il magnesio risulta un utile alleato anche per controllare i crampi associati alle mestruazioni, se periodici l’assunzione, per almeno una settimana prima del ciclo, dell’elettrolita permette di contrastarli.

Conseguenze correlate ad un eccesso di magnesio

Con una dieta equilibrata è difficile superare le quantità raccomandate. I problemi si verificano soprattutto in caso di assunzione eccessiva di integratori o farmaci a base di magnesio, come certi lassativi o antiacidi, soprattutto in chi ha una funzionalità renale ridotta.

I sintomi da sovradosaggio includono nausea, vomito, diarrea, pressione bassa, debolezza, sonnolenza e, nei casi più gravi, alterazioni del battito cardiaco o arresto respiratorio. Anche per questo è fondamentale non esagerare mai con l’autoprescrizione.

Somministrazione, formulazioni e assistenza infermieristica

Modalità di somministrazione

Via di somministrazioneIndicazioni
Orale (compresse, bustine, soluzioni)
  • Carenze lievi
  • Sindrome premestruale
  • Crampi muscolari
  • Aumentato fabbisogno
Intramuscolare (IM)
  • Poco utilizzata
  • Utile in assenza di accesso venoso
  • Può risultare dolorosa
Endovenosa lenta (EV)
  • Ipomagnesemia severa
  • Eclampsia
  • Torsione di punta
  • Aritmie ventricolari refrattarie
  • Tossicità digitalica

Richiede monitoraggio continuo ECG, PA e stato di coscienza.

Formulazioni disponibili e indicazioni principali

Tipo di magnesioIndicazioni cliniche
Magnesio solfato (EV/IM)
Magnesio pidolato (orale)
  • Crampi
  • Sindrome premestruale
  • Stress
Magnesio ossido (orale)
  • Basso costo
  • Effetto lassativo osmotico
Magnesio citrato/lattato
  • Alta biodisponibilità
  • Uso nutrizionale
Magnesio aspartato
  • Buona tollerabilità
  • Adatto per uso continuativo

Prescrizione e dosaggi “tipici”

Via di somministrazioneIndicazioniDosaggio
Orale
  • Carenze lievi
  • Prevenzione in pazienti oncologici, diabetici, sportivi
  • 200–400 mg/die
  • In 1–2 somministrazioni
  • Preferibilmente a stomaco pieno
Endovenosa (EV) o intramuscolare (IM)
  • Ipomagnesemia severa
  • Eclampsia
  • Aritmie (torsione di punta)
  • Ipomagnesemia: 1–2 g EV ogni 6 ore per 24 h
  • Eclampsia: bolo EV 4–6 g in 15–20 minuti + infusione continua 1–2 g/h
  • Aritmie: bolo EV 1–2 g in 5–10 minuti

Nota bene: sempre su prescrizione medica. L’infermiere non modifica dose o via senza indicazione scritta.

Interazioni farmacologiche da monitorare

  • Diuretici: aumentano l’escrezione urinaria, rischio di ipomagnesemia
  • IPP: riducono l’assorbimento intestinale
  • Aminoglicosidi: aumentano la perdita renale di magnesio
  • Digitale: l’ipomagnesemia aumenta il rischio di tossicità digitalica

Segni clinici di eccesso o carenza

StatoSegni principaliAzione infermieristica
Ipopotassiemia concomitante
  • Crampi
  • Debolezza
  • Alterazioni ECG
  • Segnalare
  • Eseguire prelievi
  • Anticipare carenze associate
Ipermagnesemia lieve
  • Ridurre velocità infusione
  • Informare il medico
Ipermagnesemia severa
  • Bradicardia
  • Areflessia
  • Apnea
  • Coma
  • Interrompere infusione
  • Allertare emergenza
  • O₂-terapia
  • Calcio EV come antidoto

NB: I pazienti con insufficienza renale sono particolarmente esposti al rischio di accumulo e tossicità

Buone pratiche infermieristiche

Area di interventoAzioni infermieristiche
Educazione del paziente
  • Spiegare finalità del trattamento e modalità di assunzione.
  • Informare su possibili effetti collaterali.
  • Esempi: “Prendere il magnesio lontano da antiacidi o lassativi”; “Attenzione alla diarrea”.
Verifica compatibilità infusionale
  • Il magnesio solfato può essere incompatibile con altri farmaci o precipitare.
  • Consultare sempre le tabelle di compatibilità infusionale.
Controllo dell’accesso venoso
  • Somministrazione EV lenta, preferibilmente con pompa infusionale.
  • Infusioni rapide → rischio di ipotensione, bradicardia, aritmie o arresto respiratorio.
Monitoraggio clinico (in infusione EV)
  • PA → rischio di ipotensione
  • FC → rischio di bradicardia o aritmie
  • FR → rischio di depressione respiratoria in ipermagnesemia
  • Riflessi osteotendinei profondi (es. patellare) → riduzione o assenza = segno precoce di tossicità
  • Stato di coscienza, nausea, flushing
  • Controlli ematochimici: Mg, K, Ca, Na (pre e post terapia)
  • ECG se indicato (aritmie o urgenza)
Segnalazione e documentazione
  • Annotare in cartella: dosaggio, orario, parametri monitorati, reazioni.
  • Segnalare subito segni di tossicità: areflessia, bradicardia, respiro irregolare.
Scheda clinica dedicata
  • Utilizzare moduli specifici per il monitoraggio della terapia con magnesio.
  • Spazio per: parametri vitali, bilancio idrico, effetti collaterali.