Cos’è il magnesio e come interagisce con il corpo
Magnesio
Il magnesio è un minerale essenziale, presente in tutte le cellule dell’organismo, che partecipa a oltre 300 reazioni enzimatiche fondamentali per il metabolismo energetico, la trasmissione neuromuscolare, la contrazione muscolare e il mantenimento dell’equilibrio elettrolitico.
Nell’adulto in condizioni di salute normali, il contenuto corporeo medio è stimato tra 20 e 28 grammi ed è distribuito per circa il 50-60% a livello osseo, mentre la quota restante si localizza nei muscoli, nei tessuti molli e in minima parte nei fluidi extracellulari.
Dal punto di vista fisiologico, il magnesio svolge un ruolo di cofattore indispensabile per la sintesi di ATP, del DNA, dell’RNA e del glutanione e stabilizza l’attività di numerosi enzimi coinvolti nei cicli di fosforilazione. Una sua carenza può compromettere la funzione cardiaca, la regolazione del tono vascolare e il corretto funzionamento del sistema nervoso.
Gli alimenti più ricchi di magnesio
Uno dei modi migliori per assicurarsi un buon apporto di magnesio è attraverso l’alimentazione. Esso è presente in quasi tutti gli alimenti con forte prevalenza in quelli ricchi di fibre quali:
- Verdure a foglia verde (bietole, carciofi, broccoli, cavoli, rucola, spinaci ecc)
- Legumi (fagioli, ceci, lenticchie)
- Frutta secca (soprattutto mandorle e noci)
- Semi (in particolare quelli di zucca e girasole)
- Cereali integrali
- Frutta (in particolare banane)
- Cacao e cioccolato fondente
È possibile trovare il magnesio anche in alimenti come carne, pesce e latticini in minore quantità. La lavorazione e la cottura però possono concorrere all’abbassamento dei livelli dell’elettrolita presenti nell’alimento: è infatti consigliato il consumo di verdura cruda o cotta a vapore.
Non tutto il magnesio assunto tramite dieta viene assorbito: in media il nostro organismo riesce ad utilizzarne solo il 30-40%. Alcuni fattori, come la presenza di fitati o ossalati (contenuti in certi alimenti vegetali) o un eccesso di calcio, possono interferire con l’assimilazione intestinale.
Fabbisogno giornaliero di magnesio
Il fabbisogno di magnesio cambia in base all’età, al sesso e a specifiche condizioni fisiologiche. In linea generale:
Categoria | Età | Magnesio in mg |
Lattanti | 6-12 mesi | 80 |
Bambini-Adolescenti | 1-3 anni | 80 |
4-6 anni | 100 | |
7-10 anni | 150 | |
Maschi | 11-14 anni | 240 |
15-17 anni | 240 | |
Femmine | 11-14 anni | 240 |
15-17 anni | 240 | |
Adulti Maschi | 18-29 anni | 240 |
30-59 anni | 240 | |
60-74 anni | 240 | |
≥75 anni | 240 | |
Adulti Femmine | 18-29 anni | 240 |
30-59 anni | 240 | |
60-74 anni | 240 | |
≥75 anni | 240 | |
Gravidanza | 240 | |
Allattamento | 240 |
Società Italiana di Nutrizione Umana-SINU, 2014 (LARN – Livelli di assunzione di riferimento per la popolazione italiana)
Carenza di magnesio: come riconoscerla
La carenza di magnesio è, tendenzialmente, asintomatica ma può provocare diversi sintomi, tra cui:
- Ansia
- Crampi
- Contrazioni e debolezza muscolare
- Insonnia
- Irritabilità
- Stanchezza
- Intorpidimenti
- Convulsioni
- Aritmie
- Spasmo delle coronarie
- Riduzione livelli di calcio e potassio nel sangue
I soggetti più a rischio sono coloro che assumono farmaci antidiuretici, antibiotici o pillola contraccettiva o che soffrono di:
- Malattie gastrointestinali come Morbo di Crohn o celiachia
- Diabete mellito di tipo 2
- Alcolismo
Un altro fattore che porta ad una carenza di magnesio è l’eccessiva perdita di sudore associata a pratica sportiva intensa o forti ondate di calore.
In generale, in presenza di carenze, è necessario rivolgersi al proprio Medico di Medicina Generale per la prescrizione di esami utili a valutare le cause della carenza al fine di impostare una terapia integrativa adeguata.
Quando è possibile integrare il magnesio
Il magnesio viene integrato dalle persone che praticano attività sportiva, soprattutto nei mesi più caldi, causa sudorazione più abbondante della norma. Grazie all’integrazione dell’elettrolita è possibile mantenere la corretta concentrazione di magnesio intra ed extra cellulare senza causare una vera e propria carenza.
L’integrazione va effettuata dopo l’allenamento e andrebbe associata a quella di sodio e potassio per una reidratazione ottimale.
Il magnesio risulta un utile alleato anche per controllare i crampi associati alle mestruazioni, se periodici l’assunzione, per almeno una settimana prima del ciclo, dell’elettrolita permette di contrastarli.
Conseguenze correlate ad un eccesso di magnesio
Con una dieta equilibrata è difficile superare le quantità raccomandate. I problemi si verificano soprattutto in caso di assunzione eccessiva di integratori o farmaci a base di magnesio, come certi lassativi o antiacidi, soprattutto in chi ha una funzionalità renale ridotta.
I sintomi da sovradosaggio includono nausea, vomito, diarrea, pressione bassa, debolezza, sonnolenza e, nei casi più gravi, alterazioni del battito cardiaco o arresto respiratorio. Anche per questo è fondamentale non esagerare mai con l’autoprescrizione.
Somministrazione, formulazioni e assistenza infermieristica
Modalità di somministrazione
Via di somministrazione | Indicazioni |
Orale (compresse, bustine, soluzioni) |
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Intramuscolare (IM) |
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Endovenosa lenta (EV) |
Richiede monitoraggio continuo ECG, PA e stato di coscienza. |
Formulazioni disponibili e indicazioni principali
Tipo di magnesio | Indicazioni cliniche |
Magnesio solfato (EV/IM) |
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Magnesio pidolato (orale) |
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Magnesio ossido (orale) |
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Magnesio citrato/lattato |
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Magnesio aspartato |
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Prescrizione e dosaggi “tipici”
Via di somministrazione | Indicazioni | Dosaggio |
Orale |
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Endovenosa (EV) o intramuscolare (IM) |
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Nota bene: sempre su prescrizione medica. L’infermiere non modifica dose o via senza indicazione scritta.
Interazioni farmacologiche da monitorare
- Diuretici: aumentano l’escrezione urinaria, rischio di ipomagnesemia
- IPP: riducono l’assorbimento intestinale
- Aminoglicosidi: aumentano la perdita renale di magnesio
- Digitale: l’ipomagnesemia aumenta il rischio di tossicità digitalica
Segni clinici di eccesso o carenza
Stato | Segni principali | Azione infermieristica |
Ipopotassiemia concomitante |
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Ipermagnesemia lieve |
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Ipermagnesemia severa |
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NB: I pazienti con insufficienza renale sono particolarmente esposti al rischio di accumulo e tossicità
Buone pratiche infermieristiche
Area di intervento | Azioni infermieristiche |
Educazione del paziente |
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Verifica compatibilità infusionale |
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Controllo dell’accesso venoso |
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Monitoraggio clinico (in infusione EV) |
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Segnalazione e documentazione |
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Scheda clinica dedicata |
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