Sospetta intossicazione alimentare in Molise, morte madre e figlia: aperta un’inchiesta

Scritto il 29/12/2025
da Redazione

Due donne, madre e figlia di 15 anni, sono decedute in Molise dopo una sospetta intossicazione alimentare. L’inchiesta aperta dalla magistratura e l’iscrizione di cinque medici nel registro degli indagati riportano l’attenzione sulla gestione clinica delle urgenze tossico-infettive e sulla capacità di risposta dei servizi sanitari territoriali.

Cosa è accaduto

I fatti si sono verificati vicino Campobasso. Madre e figlia avrebbero manifestato sintomi gastrointestinali acuti dopo una cena a base di pesce, con un rapido peggioramento del quadro clinico. Dopo un primo accesso alle strutture sanitarie del territorio, le pazienti sono state condotte anche presso l’Ospedale Cardarelli, dove il quadro clinico è ulteriormente evoluto. Nonostante i successivi trasferimenti tra presìdi ospedalieri, entrambe sono decedute a distanza di poche ore.

Le autorità giudiziarie hanno avviato un’indagine per ricostruire la sequenza degli eventi assistenziali nei diversi contesti ospedalieri coinvolti, ipotizzando una forma di intossicazione alimentare grave e valutando eventuali criticità nella presa in carico iniziale e nella gestione delle fasi successive.

L’indagine e il contesto clinico

La Procura ha disposto accertamenti medico-legali e tossicologici e ha iscritto cinque professionisti sanitari nel registro degli indagati, atto dovuto per consentire le verifiche. Le ipotesi investigative riguardano la correttezza dell’inquadramento clinico iniziale, la tempestività degli interventi e l’appropriatezza dei percorsi assistenziali attivati.

In attesa degli esiti autoptici, resta aperta la riflessione sulla gestione delle sindromi tossico-infettive acute, condizioni che possono evolvere rapidamente verso quadri sistemici severi e che richiedono un’elevata capacità di riconoscimento precoce, in particolare nei pazienti pediatrici.

Impatto sull’organizzazione dei servizi

Il caso riporta in primo piano fragilità organizzative già note: la gestione dei picchi di accesso, la disponibilità di posti letto, la rapidità dei trasferimenti inter-ospedalieri e la continuità informativa tra i diversi livelli di assistenza.
Nei contesti a minore densità di risorse, come alcune aree del Molise, questi elementi possono incidere in modo significativo sugli esiti clinici, soprattutto quando l’evoluzione della patologia è rapida e imprevedibile.

Assistenza infermieristica e triage

Per gli infermieri, eventi di questo tipo richiamano il valore strategico della valutazione iniziale e del triage, momento cruciale per intercettare segni di gravità non sempre evidenti.
Il monitoraggio precoce dei parametri vitali, l’osservazione dell’evoluzione dei sintomi e la comunicazione tempestiva delle variazioni cliniche rappresentano snodi fondamentali per orientare le decisioni successive e ridurre il rischio di deterioramento non riconosciuto. In questo contesto, il triage infermieristico si conferma un presidio essenziale di sicurezza clinica.

Criticità aperte

Al di là delle responsabilità individuali che saranno accertate dalla magistratura, il doppio decesso solleva interrogativi sulla tenuta complessiva del sistema nelle emergenze tempo-dipendenti.
Resta centrale il tema dell’integrazione tra pronto soccorso, reparti e rete territoriale, così come la necessità di percorsi chiari e condivisi per la gestione di eventi rari ma ad alto impatto assistenziale.