Che cosa sono gli interventi multisensoriali?
Infermiere con neonato prematuro
Gli interventi multisensoriali consistono nell'applicazione simultanea di stimolazioni appartenenti a due o più diversi canali sensoriali (ad esempio: tatto, udito, gusto, vista, olfatto e/o cinestesia).
Le combinazioni più studiate includono:
- Tattile-cinestetico: massaggio + partecipazione dei movimenti
- Tattile-uditivo: massaggio associato a musica o voce materna
- Tattile-visivo-gustativo-uditivo-olfattivo: combina tutte le vie sensoriali principali (saturazione sensoriale)
Queste strategie mirano a distrarre, saturare o modulare i circuiti nervosi coinvolti nella trasmissione e percezione del dolore, sfruttando anche la teoria del gate control ei circuiti endogeni dell'analgesia.
Analisi comparativa delle strategie non farmacologiche
Una revisione sistematica con network meta-analisi (Shen et al., 2025) ha aggregato i risultati di 18 studi clinici su 1.408 neonati prematuri:
- Tattile-cinestetico : è risultato l'intervento più efficace per la riduzione del dolore procedurale generale.
- Tattile-uditivo : si conferma la strategia d'elezione per le procedure non invasive.
- Tattile-visivo-gustativo-uditivo-olfattivo: risultato ottimale per il dolore da procedura invasiva (es. prelievi, screening retinopatia della prematurità)
Una meta-analisi su bambini sottoposti a screening per retinopatia della prematurità ha mostrato un'importante riduzione dei punteggi di dolore nella scala PIPP per i neonati che ricevevano competizione multisensoriale rispetto a gruppi con interventi singoli o cura standard.
Meccanismi fisiologici
Gli effetti analgesici degli interventi multisensoriali derivano dalla combinazione di:
- Attivazione delle vie nervose discendenti con rilascio di mediatori (endorfine, ossitocina, serotonina) che inibiscono la trasmissione del dolore
- Teoria del gate control: stimoli sensoriali intensi competono a livello midollare con i segnali nocicettivi, riducendone la trasmissione corticale
- Modulazione della risposta infiammatoria: alcuni stimoli possono attenuare la sensibilità neuronale ai segnali dolorosi
Studi recenti sottolineano che la saturazione sensoriale (coinvolgimento simultaneo di più canali sensoriali) aumenta l'efficacia rispetto all'uso di stimoli singoli, inclusi zucchero o aspirazione non nutritiva. Gli effetti degli interventi multisensoriali si mantengono anche nel lungo periodo per quanto riguarda lo sviluppo neurologico, con benefici sulla maturità neuromuscolare e comportamentale.
Implicazioni pratiche
Per implementare strategie multisensoriali è essenziale:
- Valutare la procedura (invasiva vs non invasiva) per selezionare la combinazione d'intervento più efficace.
- Personalizzare l'intervento considerando l'età gestazionale, la stabilità clinica e la tolleranza del neonato.
- Curare la formazione del personale e coinvolgere se possibili i genitori nella somministrazione degli stimoli (es. voce materna, contatto pelle-mamma).
- Prediligere strategie non farmacologiche come prima linea per la gestione del dolore in TIN, dato il favorevole profilo di sicurezza e la facilità d'integrazione alla routine assistenziale.
| Procedura | Intervento multisensoriale consigliato |
| Invasiva (prelievo, esami) | Tattile-visivo-gustativo-uditivo-olfattivo |
| Non invasiva (monitoraggio) | Tattile-uditivo |
| Procedurale generica | Tattile-cinestetico |
Gli interventi multisensoriali sono strumenti validi, sicuri e supportati da robuste evidenze scientifiche per la gestione del dolore acuto nei neonati prematuri. La scelta della tecnica deve considerare la procedura, la maturità neurologica e la presenza di eventuali controindicazioni, promuovendo la formazione degli operatori e la personalizzazione delle cure.