Una nuova cornice normativa
Il Senato ha approvato la legge che inquadra l'obesità come malattia cronica.
Con il voto conclusivo del Senato, l’Italia compie un passo storico: l’obesità viene riconosciuta come malattia cronica, progressiva e soggetta a ricadute.
Una definizione che la equipara ad altre patologie di rilevanza sociale e che ne sancisce la piena presa in carico da parte del Servizio sanitario nazionale.
Il provvedimento, già approvato dalla Camera nei mesi scorsi, estende ai pazienti con obesità il diritto di accedere ai trattamenti inclusi nei Livelli essenziali di assistenza (Lea), rendendo quindi stabile e garantito l’accesso a diagnosi, cure e monitoraggio clinico.
Un piano nazionale con risorse crescenti
La legge introduce un programma nazionale contro l’obesità, con risorse che partiranno da 700 mila euro nel 2025, arriveranno a 800 mila nel 2026 e raggiungeranno 1,2 milioni annui dal 2027.
I finanziamenti saranno ripartiti tra le Regioni per sostenere interventi mirati a:
- promuovere l’attività fisica e un’alimentazione equilibrata fin dalla prima infanzia
- supportare l’allattamento al seno
- informare famiglie e scuole su corretti stili di vita
- favorire l’inclusione sociale e lavorativa delle persone con obesità, contrastando discriminazioni e stigma
Formazione e aggiornamento professionale
Un altro capitolo rilevante riguarda la formazione degli operatori sanitari. Sono previsti 400 mila euro l’anno per corsi e aggiornamenti rivolti a studenti universitari, medici di medicina generale, pediatri e personale del SSN, con l’obiettivo di migliorare la capacità di prevenzione, diagnosi e gestione clinica.
Nasce l’Osservatorio nazionale
La norma istituisce presso il Ministero della Salute l’Osservatorio per lo Studio dell’Obesità (OSO), che avrà il compito di raccogliere dati epidemiologici, monitorare l’attuazione della legge e presentare ogni anno al Parlamento una relazione aggiornata.
A supporto di queste attività, sono previsti ulteriori 100 mila euro annui per campagne permanenti di sensibilizzazione e informazione, realizzate con il coinvolgimento di scuole, farmacie, medici di base e realtà locali.