Il peso dell’omofobia in sanità: la voce di Mattia

Scritto il 17/09/2025
da Chiara Sideri

Cesena, ospedale Bufalini. Chiudete per un attimo gli occhi e immaginate di essere appena tornati dalle ferie, pronti a indossare di nuovo la divisa e a riaprire il vostro armadietto, quello che custodisce effetti personali e routine quotidiane. E invece, nello stesso gesto familiare, vi trovate davanti a tre parole tracciate con l’indelebile, impossibili da ignorare, un marchio violento inciso sulla lamiera: “frocio del cazzo”.