Lo stallo dei nuovi Lea
FoSSC lancia un appello al Governo per immediata approvazione dei nuovi LEA
Sono fermi da oltre due anni, bloccati tra Governo centrale e Conferenza Stato-Regioni, i provvedimenti che dovrebbero aggiornare i Livelli Essenziali di Assistenza (Lea), ovvero quelle prestazioni che il Servizio Sanitario Nazionale è tenuto a garantire a tutti i cittadini gratuitamente o tramite ticket.
E mentre i Lea restano in sospeso, aumentano le disuguaglianze e le difficoltà di accesso alle cure, soprattutto per i cittadini più fragili.
A denunciarlo è il Forum delle Società Scientifiche dei Clinici Ospedalieri e Universitari Italiani (FoSSC), che rappresenta 75 realtà scientifiche nazionali.
Il coordinatore, Francesco Cognetti, sottolinea che il pacchetto normativo è pronto da mesi e che esiste già la copertura finanziaria per renderlo operativo. Tuttavia, “lo stallo burocratico impedisce l’attuazione e quando i nuovi Lea verranno approvati, saranno già obsoleti”, spiega.
Disuguaglianze regionali e Lea “vecchi”
L’analisi del Ministero della Salute sulla attuazione dei Lea nel 2023 mostra un quadro critico. Il divario tra Nord e Sud resta marcato e 13 Regioni risultano adempienti solo formalmente, superando la soglia minima del 60% in ciascuna delle tre aree (prevenzione, assistenza distrettuale e ospedaliera). Tra le Regioni con peggioramento più evidente: Lazio, Sicilia, Lombardia e Basilicata.
La verità – evidenzia Cognetti – è che parliamo di livelli assistenziali stabiliti otto anni fa, già oggi superati dagli sviluppi della ricerca medica e dalle innovazioni terapeutiche. Continuare a basarsi su quel quadro significa offrire cure inadeguate a milioni di cittadini
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Per il FoSSC, i ritardi nell’approvazione dei Lea vanno letti in un contesto più ampio, dove pesano anche le lungaggini autorizzative e di rimborso per i nuovi farmaci, a livello sia centrale sia regionale. “Una situazione che rende urgente – conclude Cognetti – una riforma strutturale del nostro Sistema Sanitario Nazionale, oggi non più in grado di garantire equità ed efficienza”.