Nuovi Lea ancora bloccati, l’appello di 75 società scientifiche

Scritto il 08/09/2025
da Redazione

A oltre due anni dalla loro approvazione preliminare, i nuovi Livelli Essenziali di Assistenza non sono ancora stati aggiornati. Il Forum delle Società Scientifiche dei Clinici Ospedalieri e Universitari Italiani (FoSSC) lancia un appello al Governo: “La copertura economica c’è, ma lo stallo burocratico blocca tutto. Serve un’immediata approvazione”.

Lo stallo dei nuovi Lea

Sono fermi da oltre due anni, bloccati tra Governo centrale e Conferenza Stato-Regioni, i provvedimenti che dovrebbero aggiornare i Livelli Essenziali di Assistenza (Lea), ovvero quelle prestazioni che il Servizio Sanitario Nazionale è tenuto a garantire a tutti i cittadini gratuitamente o tramite ticket.

E mentre i Lea restano in sospeso, aumentano le disuguaglianze e le difficoltà di accesso alle cure, soprattutto per i cittadini più fragili.

A denunciarlo è il Forum delle Società Scientifiche dei Clinici Ospedalieri e Universitari Italiani (FoSSC), che rappresenta 75 realtà scientifiche nazionali.

Il coordinatore, Francesco Cognetti, sottolinea che il pacchetto normativo è pronto da mesi e che esiste già la copertura finanziaria per renderlo operativo. Tuttavia, “lo stallo burocratico impedisce l’attuazione e quando i nuovi Lea verranno approvati, saranno già obsoleti”, spiega.

Disuguaglianze regionali e Lea “vecchi”

L’analisi del Ministero della Salute sulla attuazione dei Lea nel 2023 mostra un quadro critico. Il divario tra Nord e Sud resta marcato e 13 Regioni risultano adempienti solo formalmente, superando la soglia minima del 60% in ciascuna delle tre aree (prevenzione, assistenza distrettuale e ospedaliera). Tra le Regioni con peggioramento più evidente: Lazio, Sicilia, Lombardia e Basilicata.

La verità – evidenzia Cognetti – è che parliamo di livelli assistenziali stabiliti otto anni fa, già oggi superati dagli sviluppi della ricerca medica e dalle innovazioni terapeutiche. Continuare a basarsi su quel quadro significa offrire cure inadeguate a milioni di cittadini.

Per il FoSSC, i ritardi nell’approvazione dei Lea vanno letti in un contesto più ampio, dove pesano anche le lungaggini autorizzative e di rimborso per i nuovi farmaci, a livello sia centrale sia regionale. “Una situazione che rende urgente – conclude Cognetti – una riforma strutturale del nostro Sistema Sanitario Nazionale, oggi non più in grado di garantire equità ed efficienza”.