Vaccinazioni, nuovo NITAG: dubbi su due componenti controversi

Scritto il 07/08/2025
da Redazione

Il Ministero della Salute ha rinnovato la composizione del Gruppo Tecnico Consultivo Nazionale sulle Vaccinazioni (NITAG), che resterà in carica fino al 2028. Il nuovo assetto, guidato dall’infettivologo Roberto Parrella, si propone di rafforzare il contributo scientifico alla governance vaccinale nazionale. Ma la nomina di due membri noti per precedenti dichiarazioni critiche nei confronti dei vaccini ha suscitato rilievi nel mondo accademico e tra gli operatori sanitari.

Un gruppo tecnico di riferimento per la sanità pubblica

Ministro della Salute, Orazio Schillaci

Il decreto ministeriale, firmato il 5 agosto dal Ministro della Salute Orazio Schillaci, istituisce la nuova composizione del NITAG, organismo indipendente di supporto alle politiche vaccinali nazionali.

Come stabilito dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, i gruppi consultivi tecnici (NITAG) sono presenti in quasi tutti i Paesi europei e svolgono un ruolo essenziale nella definizione delle raccomandazioni immunologiche sulla base delle migliori evidenze disponibili.

Il NITAG italiano, operativo presso il Dipartimento della prevenzione del Ministero, avrà il compito di:

  • contribuire all’elaborazione del Piano Nazionale Vaccini
  • valutare l’efficacia dei programmi in atto e aggiornare il calendario vaccinale
  • analizzare i fattori legati all’esitazione vaccinale
  • collaborare con istituzioni internazionali su strategie condivise

L’organo si riunirà con cadenza regolare e potrà avvalersi di esperti esterni. Non sono previsti compensi per i membri, i quali hanno dichiarato l’assenza di conflitti di interesse e si impegnano a rispettare il codice di comportamento ministeriale.

Un equilibrio da ricostruire

Il NITAG non ha potere deliberativo ma esercita un’influenza significativa nella definizione delle politiche sanitarie. In un momento in cui il dibattito pubblico sulle vaccinazioni resta sensibile e spesso polarizzato, la composizione del gruppo tecnico assume un valore simbolico e funzionale.

Il mandato istituzionale richiede che ogni membro contribuisca sulla base di competenze documentate, in adesione ai principi dell’evidence-based medicine. La sfida sarà quella di garantire che le decisioni e le raccomandazioni elaborate riflettano il consenso scientifico e mantengano salda la fiducia degli operatori e della cittadinanza nel sistema vaccinale nazionale.