Rinnovo contratto sanità privata e Rsa, sindacati in presidio

Scritto il 29/07/2025
da Redazione

I lavoratori della sanità privata accreditata e delle Residenze Sanitarie Assistenziali (RSA) del Lazio, il 28 luglio, sono scesi in piazza davanti alla sede nazionale dell’Aiop per chiedere con forza il rinnovo dei contratti collettivi. La mobilitazione è stata organizzata dalle federazioni regionali di Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl ed è parte di un percorso di protesta iniziato da tempo, volto a ottenere un riconoscimento economico e normativo che manca da anni.

Una vertenza che si trascina da mesi

Il rinnovo contrattuale riguarda oltre 35mila lavoratori della sanità privata e 10mila dipendenti delle RSA nella regione.

I sindacati denunciano un ritardo inaccettabile, nonostante il 21 luglio scorso, durante un incontro al Ministero della Salute, sia stata confermata la disponibilità di fondi previsti dalla legge finanziaria per finanziare l’aggiornamento delle retribuzioni.

Secondo le organizzazioni sindacali, questa certezza avrebbe dovuto portare ad avviare immediatamente il tavolo negoziale. Tuttavia, Aiop non ha ancora convocato ufficialmente una sessione di trattativa, alimentando malcontento e sfiducia tra i lavoratori.

L’incontro con Aiop e le prossime tappe istituzionali

Durante il presidio, una delegazione sindacale è stata ricevuta dal direttore generale di Aiop Nazionale. L’associazione datoriale ha dichiarato la disponibilità al dialogo, ma ha ribadito che la propria posizione ufficiale potrà essere definita solo dopo una serie di passaggi istituzionali.

Il Consiglio nazionale di Aiop si riunirà il 29 luglio per valutare le istanze sindacali. Il 30 luglio è previsto un incontro con il Ministero della Salute per chiarire i dettagli del finanziamento delle prestazioni e il 6 agosto si terrà un confronto con la Conferenza Stato-Regioni. Solo al termine di questo percorso Aiop ritiene di poter assumere una decisione formale sull’apertura della trattativa per il rinnovo contrattuale.

Settembre sarà un mese caldo se non arriveranno risposte

Le organizzazioni sindacali non nascondono la loro delusione per l’assenza di tempi certi. Massimiliano Rizzuto (Fp Cgil Roma e Lazio), Antonio Cuozzo (Cisl Fp Lazio) e Alessandro Camino (Uil Fpl Roma e Lazio), presenti al presidio, hanno affermato: Non ci sono più scuse e non possiamo perdere altro tempo. Le lavoratrici e i lavoratori meritano il giusto riconoscimento economico e contrattuale. Aiop deve dare una risposta chiara e convocare subito il tavolo di trattativa. In caso contrario, settembre sarà caratterizzato da proteste più forti e diffuse.

Oltre al rinnovo della sanità privata, i sindacati chiedono interventi rapidi anche per il contratto delle Rsa. La vertenza, sottolineano, necessita del coinvolgimento diretto del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, in considerazione della particolare struttura dei finanziamenti destinati al settore. È irrinunciabile dare risposte immediate alle lavoratrici e ai lavoratori delle Rsa. Non è più accettabile rimandare una decisione che attende da troppo tempo, hanno dichiarato i rappresentanti sindacali.

Una mobilitazione che non si fermerà

Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl hanno annunciato che il percorso di mobilitazione proseguirà finché non sarà aperto un tavolo negoziale. Non intendiamo fermarci. Se non si procederà subito con le trattative, da settembre organizzeremo nuove iniziative di protesta rivolte a tutti i soggetti istituzionali e datoriali coinvolti. Ai lavoratori della sanità privata accreditata e delle Rsa deve essere garantito un diritto sacrosanto: il rinnovo del contratto e condizioni di lavoro dignitose, hanno ribadito le sigle sindacali.

Il presidio del 28 luglio rappresenta quindi un ulteriore segnale di malcontento e di determinazione del personale sanitario, che chiede un riconoscimento non solo economico, ma anche professionale, per il ruolo fondamentale svolto nell’assistenza e nella cura dei cittadini.