Pulmino con ragazzi precipita nel torrente, infermiera-assessora li soccorre

Scritto il 21/07/2025
da Redazione

Il mezzo che trasportava alcuni giovani con disabilità e i loro coordinatori è uscito di strada improvvisamente, sabato 19 luglio, a Recoaro Terme, nel Vicentino, finendo nel torrente Agno. In quel momento stava passando, di ritorno dal lavoro, anche Ilaria Sbalchiero, infermiera e anche assessora con delega al sociale e ai servizi di protezione civile della cittadina veneta. L’operatrice sanitaria non ha perso tempo e, oltre ad aver allertato i soccorsi, si è adoperata tra i primi nei soccorsi, scendendo e tuffandosi nel fiume.

Il bilancio dell’incidente è di 8 feriti, recuperati dalle lamiere accartocciate

Immagine di repertorio dei Vigili del Fuoco del pulmino precipitato.

Alla fine di una giornata di lavoro in corsia, è stata testimone di un grave incidente stradale e non si è tirata indietro per fare la sua parte. Ilaria Sbalchiero è tra i protagonisti del salvataggio dei passeggeri di un pulmino che sabato scorso, 19 luglio, ha perso il controllo lungo via della Resistenza, a Recoaro Terme, in provincia di Vicenza, ed è precipitato nel torrente Agno.

Su quel mezzo, secondo quanto ricostruito, viaggiavano alcuni giovani ragazzi nello spettro autistico e i loro coordinatori, tutti appartenenti alla società cooperativa sociale Mea di Valdagno.

A quell’ora era per strada, per tornare a casa dal lavoro, quando ha notato diverse persone affacciate all’argine dell’Agno. L’incidente era accaduto da poco e dall’alto era visibile un pulmino distrutto e ribaltato: Ilaria Sbalchiero non si è persa d’animo e si è precipitata a dare soccorso.

Scesa dall’auto e realizzato l’accaduto, assieme ad una dottoressa ci siamo convinte a provare a scendere per prestare soccorso, naturalmente rimanendo in contatto col 118 nel frattempo allertato, ha raccontato alla stampa locale l’infermiera che è anche assessore al Sociale e alla Protezione civile nel comune di Recoaro.

I primi soccorsi tra la difficoltà di comunicazione

Il pulmino era distrutto, i sedili divelti, vedevamo i ragazzi bloccati dentro, fortunatamente tutti coscienti, e li abbiamo aiutati. Trattandosi di giovani con disturbo dello spettro autistico, non è stato semplice relazionarsi con loro e comprendere eventuali emorragie o traumi in corso, ammette. A dare supporto l’autista, spiega l’infermiera, benché lui stesso fosse ferito, mentre un’altra operatrice, la più grave, abbisognava quanto prima di cure più importanti, prosegue l’operatrice.

I soccorsi sono arrivati poco dopo, mentre la stessa Sbalchiero riferiva loro per telefono l’accaduto e informazioni sullo stato dei passeggeri.

L’infermiera si è detta incredula: Non appena ho scorte dall’alto quelle lamiere accartocciate – ha raccontato - ho pensato al peggio, ma quando mi sono avvicinata e ho visto quei volti atterriti ma ancora vivi, mi sono fatta forza e mi sono rincuorata. Poteva essere una tragedia enorme, invece non posso che ritenerlo un miracolo.

Infatti, degli 8 passeggeri, sei sono poi usciti dal pullman autonomamente, mentre più gravi per le ferite riportate risultavano due: Uno di loro se la caverà in qualche giorno - ha spiegato l’infermiera-assessora - un altro è in miglioramento. Per me è stato un miracolo - ribadisce l’infermiera - perché pochi metri più avanti dal punto della caduta il torrente diventava più profondo e lì avrebbero potuto annegare tutti.

Non solo: non era facile comunicare direttamente con i ragazzi, anche se erano fortunatamente tutti coscienti, chiedere loro conto di possibili traumi ed emorragie, dato che si trattava di persone nello spettro autistico, oltretutto in una situazione fonte di stress. Sbalchiero non si è demoralizzata: Mi sono qualificata come infermiera e ho dato istruzione per bloccare un’emorragia a una gamba di uno dei ragazzi.

E ha chiamato i soccorsi: Mi hanno fatto domande specifiche, se i ragazzi fossero coscienti, se respiravano e altre domande tecniche. Sono arrivati davvero prestissimo. L’infermiera assessora infine plaude all’opera dei soccorritori del Suem, un esempio di umanità e collaborazione.