Morsi, pugni, spinte a infermieri: ad aggredirli una paziente di 15 anni

Scritto il 22/05/2025

da Redazione

I due operatori sanitari dell’Unità operativa di pediatria al Santa Chiara erano di turno quando è scattata la violenza della ragazzina, il peggio è stato evitato grazie all’intervento di personale della sicurezza e dei carabinieri.

Aggressione a due infermieri in pediatria, sindacati chiedono interventi urgenti

Ospedale Santa Chiara di Trento

Una paziente minorenne con disturbi del comportamento si è accanita contro due infermieri del reparto di pediatria del Santa Chiara a Trento: non è il primo episodio simile accaduto nello stesso reparto negli ultimi due mesi.

A denunciare l’accaduto, risalente a sabato scorso, i sindacati Uil Fpl, Nursing Up e Cisl Fp.

Per i due infermieri si è reso necessario il trasporto al Pronto Soccorso per le contusioni conseguenti all’aggressione: l’infermiere sarebbe stato colpito con morsi e pugni, mentre la collega avrebbe subito strattonamenti violenti, riportando diverse contusioni.

E solo grazie all’intervento tempestivo del personale di sicurezza e dei carabinieri, si sono evitate conseguenze ancora più gravi. La ragazzina era uno dei piccoli pazienti ricoverati nel reparto di pediatria all’ospedale Santa Chiara.

Sanitari aggrediti, i sindacati: servono tutele concrete e formazione specifica

La sua è stata un’aggressione intollerabile, l’ennesima offesa alla dignità e alla sicurezza di chi lavora per il bene comune, ha commentato il segretario generale della Uil Fpl Sanità del Trentino, Giuseppe Varagone, esprimendo piena solidarietà ai due infermieri coinvolti.

Non solo, la sigla sollecita interventi urgenti, tra cui un rafforzamento dei sistemi di vigilanza e l’applicazione rigorosa delle normative contro le aggressioni al personale sanitario. Non possiamo tollerare che chi si prende cura degli altri venga messo in pericolo – ha aggiunto Varagone – Le istituzioni non minimizzino quanto accaduto e si impegnino a prevenire episodi simili, prima che sia troppo tardi.

Infine i sindacalisti Uil Fpl chiedono che il personale sanitario non sia lasciato solo e senza strumenti nella gestione di situazioni particolarmente delicate.

Anche Nursing Up, come riporta la stampa locale, si unisce a lanciare l’allarme: Come si può pensare – chiede incalzando l’azienda – di gestire con una carenza di personale, in spazi ristretti, senza una specifica formazione, adolescenti in fase acuta psichiatrica, con presenti, nel contempo, bambini con gravi patologie?

Non solo: i sindacalisti di Nursing Up chiedono un incontro sindacale urgente con l'Azienda sanitaria per discutere di quello che a Trento chiamano il caso pediatria. Cesare Hoffer, segretario provinciale di Nursing Up, è convinto non sia più una semplice casualità: Nello stesso reparto – spiega infatti – siano già accaduti negli ultimi mesi analoghi episodi di aggressione nei confronti di operatori sanitari da parte di adolescenti con disturbi del comportamento, pertanto urge un intervento strutturale.

Infine, ad esprimere preoccupazione è la Cisl Fp: Purtroppo ci troviamo ancora una volta a commentare una grave aggressione nelle strutture sanitarie – afferma Giuseppe Pallanch, segretario generale della Cisl Fp – esprimiamo solidarietà nei confronti dei due infermieri e ribadiamo la necessità di maggiori tutele.