Lavorare così è pericoloso
Chi lavora in corsia chiede ascolto e presenza reale
La carenza di personale al Santissima Annunziata di Sassari sta portando a carichi di lavoro insostenibili.
Le stanze non bastano più. Le barelle si allineano nei corridoi, trasformati in trincee dove si combatte una guerra silenziosa contro la carenza di personale
: è la descrizione del reparto di Patologia Medica dell’ospedale Santissima Annunziata di Sassari.
Il quotidiano “La Nuova Sardegna” ha pubblicato nei giorni scorsi un reportage sugli effetti dell’emergenza infermieri
nell’ospedale sardo, in particolare nel reparto di Patologia Medica, dove anche i numeri fanno rabbrividire: ogni infermiere si prende cura di dodici pazienti, il doppio rispetto a quanto previsto dalla legge.
E anche i posti letto, che sulla carta dovrebbero essere 22, più sei postazioni in Oncologia, sono diventati di norma 38: significa che ci sono ogni giorno almeno dieci pazienti in più da seguire, senza che vi sia un riscontro nella dotazione di personale.
Gli infermieri: Siamo pochi con troppi ricoveri, lavorare così ti logora
Siamo stati assegnati per occuparci di 22 letti, non per 38. Così finisce che ognuno di noi deve seguire dodici pazienti. Un carico che alla lunga logora e svuota
, sono le parole di un infermiere riportate dal cronista. Così è una corsa continua e lavorare così è pericoloso – prosegue – L’errore è sempre dietro l’angolo
.
I pazienti sono i primi a capire il nostro stress, e spesso sono loro a chiederci scusa se alzano un po’ la voce
– racconta un’altra infermiera – Con i familiari, invece, è più difficile. Non sono dentro questo girone infernale, certe dinamiche sfuggono. Ma anche la loro tensione è comprensibile: stare a contatto con la sofferenza è complicato
.
Per chi lavora lì dentro, la vita fuori dal lavoro è svuotata: Non so più cosa voglia dire avere una vita sociale – ammette l’operatrice – Una pizza con la mia famiglia? Solo se sono in ferie. Altrimenti torno a casa e mi stendo sul divano, esausta. Il mio lavoro ti prosciuga
.
L’ex presidente del Consiglio regionale: Così personale in burnout e più rischi per i pazienti
A parlare per primo di quello che succede nel reparto è stato Michele Pais, già presidente del Consiglio regionale e oggi consigliere comunale della Lega ad Alghero, che ha ricevuto una segnalazione dal personale.
Mi hanno scritto infermieri stremati, che parlano di turni massacranti e barelle ammassate nei corridoi – spiega – Il rapporto operatore-paziente è raddoppiato rispetto a quanto previsto: 1 a 12, in un reparto oncologico. Questo vuol dire aumentare i rischi per i pazienti, abbassare gli standard assistenziali e spingere il personale al burnout
.
Pais ha poi lanciato un invito all’assessore regionale alla Sanità Armando Bartolazzi: Venga al Santissima Annunziata, non per fare passerelle, ma per guardare negli occhi gli operatori, ascoltare i pazienti, vedere cosa vuol dire davvero lavorare o essere ricoverati in quelle condizioni. Non è solo l’oncologia o la neurochirurgia: è tutto il padiglione delle medicine a essere al collasso
.