Schillaci: Migliaia di lavoratori senza aumenti e tutele per il ‘no’ di alcune sigle sindacali
Il 29 aprile 2025 si terrà il vertice Aran-sindacati per riaprire la trattativa per il contratto 2022-2024.
L’ultimo incontro tra le parti risale allo scorso 20 febbraio e si era concluso con un nulla di fatto. L’Agenzia per la rappresentanza negoziale delle pubbliche amministrazioni ci riprova e ha convocato le rappresentanze sindacali del Comparto Sanità per fine mese: martedì 29 aprile, alle ore 11. Obiettivo è superare l’impasse in cui è finita la trattativa sul rinnovo del Contratto collettivo nazionale di lavoro del triennio 2022-2024.
Sull’argomento è tornato il ministro della Salute Orazio Schillaci nei giorni scorsi, intervenuto in un videomessaggio di saluto al congresso nazionale della Cisl Funzione pubblica di Firenze. Ci troviamo di fronte a uno stallo del rinnovo contrattuale della sanità- ha detto- e per la mancata firma di alcune sigle sindacali, migliaia di lavoratori non possono accedere agli aumenti economici e alle tutele previste nel rinnovo
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Di qui l’auspicio che si possa presto superare questa situazione di paralisi a beneficio delle donne e degli uomini che ogni giorno si prendono cura della nostra salute e- ha aggiunto- non meritano di pagare il prezzo di scelte di natura più politica, lasciatemelo dire, che sindacale
. Infine, da parte del ministro non sono mancate parole di apprezzamento per il sindacato ospite: La Cisl in questa partita- ha infatti puntualizzato - ha scelto la via della responsabilità e del dialogo
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Il cronoprogramma di Aran: Firma entro maggio per aumenti da ottobre
Intento di Aran è di arrivare alla firma entro maggio: lo aveva anticipato il presidente Antonio Naddeo, dall’ultimo Congresso di Fnopi del 20 marzo scorso, augurandosi qualche ripensamento: C'era la possibilità di firmare il contratto a gennaio, non ci siamo riusciti. Va ricordato che la firma del contratto porterà gli aumenti dopo 4-5 mesi, quindi- ha concluso- se riuscissimo a firmare a maggio questi aumenti, che molti attendono, arriverebbero a ottobre, novembre, dicembre
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Il veto di Fp Cgil, Uil Fpl e Nursing Up
Non siamo disposti, oggi come a gennaio, a sottoscrivere una pre-intesa che non garantisce i lavoratori e le lavoratrici
: così in una dichiarazione congiunta i tre sindacati hanno motivato la loro uscita dal tavolo delle trattative sul rinnovo del contratto di settore di gennaio scorso.
Non accettiamo lezioni da nessuno- il loro appunto alle sigle invece disposte alla firma- tantomeno da chi, in una posizione del tutto minoritaria, invoca addirittura senza vergogna un atto unilaterale del Governo per l'erogazione degli aumenti contrattuali proposti, decretando di fatto la morte della contrattazione e del ruolo fondamentale del sindacato stesso
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La nostra posizione è scevra da qualsiasi pregiudizio politico e si fonda sul merito- è stata la risposta a chi li ha accusati di strumentalizzazione politica- siamo aperti ad un dialogo costruttivo con il Governo, ma non senza la previsione sia di risorse idonee che di integrazioni normative richieste fin dall'apertura del tavolo di confronto. Richieste che ad oggi rimangono del tutto inevase
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