La protesta è per difendere dignità di lavoratrici e lavoratori Aris Aiop
La situazione è drammatica – aggiungono –. Parliamo di oltre 200.000 professionisti che da anni subiscono un trattamento inaccettabile. Il contratto della sanità privata è bloccato da 6 anni, mentre quello delle RSA è fermo da 13 anni. Un’ingiustizia che ci ha costretti a proclamare lo sciopero generale del settembre 2024 che ha visto una massiccia partecipazione delle lavoratrici e dei lavoratori del settore sanitario, sociosanitario e socio-assistenziale
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Serve con urgenza definire regole rigide sui vincoli negli accreditamenti regionali, e quindi l’impegno da parte del ministero e della Conferenza delle regioni, per penalizzare le associazioni datoriali che continuano a non rinnovare i Ccnl di settore o, persino, che siglano contratti peggiorativi rispetto ai Ccnl recentemente rinnovati dalle organizzazioni sindacali confederali
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Ribadiamo la nostra mobilitazione a difesa della dignità di lavoratrici e lavoratori che svolgono un servizio essenziale per i cittadini di questo Paese. Il presidio del 31 gennaio sarà un momento cruciale per affermare i diritti di chi ogni giorno garantisce la salute e l’assistenza di tutti
, concludono Barbara Francavilla, Roberto Chierchia e Ciro Chietti.