Nursing Up: irricevibile proposta Aran su prestazioni aggiuntive
Rispondere positivamente alle nostre richieste è un modo reale e concreto per dimostrare che quella volontà di valorizzazione e tutela delle professioni infermieristiche e sanitarie non resti solo un mero precetto scritto nell'atto di indirizzo del Comitato di Settore o negli sterili proclami di uno o di altro personaggio politico a seconda delle circostanze
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Così il Presidente di Nursing Up, Antonio De Palma nel comunicato stampa a conclusione del tavolo contrattuale durante il quale Aran ha presentato una bozza ed ha messo in discussione alcune tematiche proposte dalle delegazioni sindacali.
Abbiamo proposto una nuova norma che introduca una distinzione contrattuale tra attività clinico assistenziale ed attività formativa così che l'attuale orario di lavoro ordinario del personale socio sanitario interessato all'obbligo Ecm, pari indistintamente a 36 ore settimanali come per gli altri operatori, venga suddiviso rispettivamente in 34 ore da dedicare alle attività clinico assistenziali e 2 da dedicare alle attività di formazione accreditata, così come già da tempo avviene per la dirigenza medica
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Abbiamo chiesto – continua De Palma - nuove indicazioni contrattuali finalizzate a consentire ai genitori entrambi turnisti di individuare con l'azienda sanitaria una modalità di turnazione realmente compatibile con le loro esigenze
. Ricordando che la possibilità di riconoscere turni opposti a genitori dipendenti entrambi turnisti era stata introdotta con il Ccnl 2019-2021, spiega che le norme attuali sono ancora troppo rigide e non consentono l'ottimale assolvimento della funzione genitoriale.
Nursing Up ritiene inoltre necessario aumentare il tempo di servizio retribuito per le attività di vestizione e svestizione nonché per il passaggio di consegne del personale sanitario e sociosanitario: Oggi è assolutamente insufficiente, soprattutto nei servizi ad alta complessità
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Per impedire un uso distorto della pronta disponibilità, la delegazione si è fermamente opposta all'addolcimento del vincolo attuale che non consente alle aziende sanitarie di programmare più di 7 turni mensili di pronta disponibilità. Ne va della salute psico fisica dei dipendenti interessati
, ribadisce De Palma sottolineando come le Regioni, attente a questa questione nell'atto di indirizzo, abbiano altresì suggerito ad Aran un allentamento di questo limite al mese.
Si tratta di un limite posto prioritariamente a tutela del cittadino e del suo stato psicofisico che potrebbe essere seriamente danneggiato da operatori sanitari che operano in condizioni di grande stress e super lavoro
, precisa.
La proposta di Aran sulle tariffe delle prestazioni aggiuntive è irricevibile. Ipotizza importi inferiori rispetto alle tariffe orarie già praticate da gran parte delle Regioni
. Spiega che Aran ha proposto un compenso orario di 40 euro, ponendosi ai limiti bassi delle tariffe previste per legge.
Ne abbiamo chiesto un serio aumento con un nuovo importo da individuare in una cifra tra 50 e 60 euro
, precisa avvertendo che altrimenti si rischia di far tracollare il sistema in quanto non si troverà nessun infermiere disposto ad effettuare prestazioni aggiuntive pagate meno di quanto vengono pagate oggi.
Nursing Up è contrario anche all'uso dell'orario convenzionale per le assenze dal servizio. In caso di assenza ingiustificata e di assenze per malattia, si ritiene che ai fini del debito orario debba essere riconosciuto al personale l'orario effettivo giornaliero previsto dai turni di lavoro, non quello convenzionale
. Si è proposto, infine, di introdurre attraverso una norma contrattuale, in attesa di un provvedimento di legge, anche un nuovo tipo di indennità, quella di “esclusività” per le professioni sanitarie ex legge n.46/2006, già prevista da anni per la dirigenza medica.
Andando oltre i perimetri delle attuali negoziazioni, il sindacato degli infermieri è tornato a chiedere al Governo anche un provvedimento d'emergenza che stanzi almeno 452 milioni di euro: Sono somme necessarie per il raddoppio dell'indennità di specificità infermieristica, da estendersi anche alle ostetriche e parimenti agli altri professionisti sanitari
, precisa De Palma facendo pressing anche sulle Regioni invitandole a preoccuparsi che le contrattazioni in corso ottengano risultati concreti, nel rispetto dei precetti declinati nell'atto di indirizzo.