Fnopi e Inmp, un’alleanza per rendere l’assistenza più equa e accessibile

Scritto il 19/12/2025
da Redazione

Garantire l’accesso alle cure alle persone più vulnerabili non è solo una questione organizzativa, ma una priorità di sanità pubblica. È da questo presupposto che nasce il nuovo protocollo d’intesa biennale tra Fnopi e Inmp, pensato per rafforzare modelli di presa in carico proattivi e ridurre le disuguaglianze di salute che colpiscono migranti e persone in condizioni di fragilità socioeconomica.

Un protocollo per colmare le disuguaglianze di salute

Nuovo protocollo d’intesa biennale tra Fnopi e Inmp, pensato per rafforzare modelli di presa in carico proattivi e ridurre le disuguaglianze di salute

L’intesa tra la Federazione Nazionale Ordini Professioni Infermieristiche e l’Istituto Nazionale per la promozione della salute delle popolazioni Migranti e per il contrasto delle malattie della Povertà punta a rendere l’assistenza sanitaria e sociosanitaria più accessibile, omogenea e vicina ai bisogni reali delle persone.

Entrambi gli enti, vigilati dal Ministero della Salute, condividono l’obiettivo di sviluppare interventi capaci di intercettare i determinanti sociali della salute, superando barriere culturali, economiche e organizzative che ancora oggi limitano l’accesso ai servizi per ampie fasce di popolazione.

Il protocollo prevede la diffusione di modelli di presa in carico delle popolazioni vulnerabili, con particolare attenzione all’accessibilità dei servizi e all’integrazione sociosanitaria. L’obiettivo non è solo garantire prestazioni, ma costruire percorsi in grado di accompagnare le persone nel sistema di cura, favorendo inclusione, tutela della dignità e continuità assistenziale.

Un aspetto centrale riguarda la formazione dei professionisti sanitari, insieme allo sviluppo di attività di ricerca e divulgazione, per rendere strutturali competenze e approcci orientati all’equità.

Il ruolo dell’infermiere di famiglia e comunità

Nel protocollo emerge con forza il ruolo dell’infermiere di famiglia e comunità, figura chiave nel collegare la persona assistita alla rete dei servizi. Secondo la presidente Fnopi Barbara Mangiacavalli, promuovere un’assistenza realmente accessibile «è nel DNA dell’infermiere di famiglia e comunità», chiamato a svolgere funzioni di orientamento, educazione sanitaria e connessione con i servizi territoriali.

Dal punto di vista dell’Inmp, il protocollo rafforza un mandato già orientato alla sanità di prossimità. Il direttore generale Cristiano Camponi sottolinea come l’istituto operi proprio nei contesti in cui l’accesso ai servizi è più difficile, sviluppando modelli sostenibili capaci di raggiungere le persone più esposte a vulnerabilità sociale ed economica.

L’alleanza con Fnopi valorizza il contributo infermieristico come leva essenziale per intercettare bisogni di salute sommersi e offrire risposte appropriate, come dimostrato dalle esperienze già attive sul territorio.

Il protocollo Fnopi–Inmp rappresenta un segnale chiaro: la riduzione delle disuguaglianze di salute passa attraverso modelli organizzativi inclusivi e il pieno coinvolgimento delle professioni sanitarie. Per gli infermieri, in particolare, l’intesa rafforza il riconoscimento di un ruolo che va oltre la prestazione clinica, estendendosi alla promozione dell’accesso, all’educazione e alla tutela dei diritti delle persone più fragili.