Iscrizioni in calo del 52% in 15 anni
divisa infemiere
L’ennesimo campanello d’allarme arriva dal Nursing Up, che commenta con durezza i dati sulle iscrizioni al corso di laurea in Infermieristica. Un quadro critico che il presidente nazionale Antonio De Palma definisce “lo specchio fedele di politiche di promozione inesistenti”.
I numeri parlano chiaro: a fronte di 20.699 posti a bando, le domande per l’ammissione ai test di quest’anno non hanno raggiunto quota 19mila. Un dato che si inserisce in un trend pluriennale allarmante: dal 2010 al 2024 le iscrizioni si sono ridotte del 52%, passando da oltre 46mila a poco più di 21mila.
Il segretario del Nursing Up non usa mezzi termini: Vietato minimizzare e nascondere la polvere sotto il tappeto!
sottolinea De Palma, che contesta anche la lettura ottimistica secondo cui il “semestre filtro” di Medicina riverserebbe automaticamente migliaia di studenti nei corsi di Infermieristica. C'è chi prova a gettare fumo negli occhi
, denuncia, sostenendo che il semestre filtro di Medicina riverserà studenti su Infermieristica
.
“Senza infermieri, crolla l’intero sistema”
Secondo il sindacato, il problema non si limita alla mancanza di appeal della professione, ma coinvolge l’intero sistema sanitario nazionale. Costruire la sanità senza rafforzare Infermieristica è come togliere i mattoni dalle fondamenta: prima o poi crolla tutto
. Il riferimento è alla carenza strutturale di personale, ma anche all’assenza di misure concrete per migliorare le condizioni lavorative degli infermieri.
Senza carriere vere, stipendi dignitosi e un contratto rivoluzionato, i giovani continueranno a fuggire
, avverte De Palma. La professione infermieristica è diventata il tappeto sotto cui la politica nasconde le polveri della cattiva sanità
.
L’assistente infermiere nel mirino
Il presidente del Nursing Up attacca anche la nuova figura dell’assistente infermiere, introdotta recentemente nel panorama sanitario italiano: È come tappare una diga crepata con un cerotto
, afferma. Una soluzione che, a detta del sindacato, rischia di abbassare la qualità dell’assistenza e creare confusione nei ruoli e nelle competenze professionali. Chi doveva fermarla non ha aperto bocca
.
Pronto soccorso in affanno e personale allo stremo
Infine, De Palma richiama l’attenzione sulla situazione drammatica nei pronto soccorso: Un solo infermiere in triage gestisce anche 10-13 pazienti e sempre più spesso subisce calci, pugni e sputi. La quotidianità dei professionisti è un incubo
. Una condizione, denuncia il presidente del sindacato, che scoraggia le nuove generazioni e compromette il futuro della professione.
Se non ci sarà un cambio di passo, questa professione resterà senza futuro
, conclude De Palma.